Interrogarsi sul sogno
Analista e paziente nelle dinamiche transfert-controtransfert vivono un'esperienza comune, tessono la filigrana della loro segreta e speciale relazione, creando ponti e legami tra aspetti del sé e oggetti interni, in qualche modo propri e dell'altro. Riporto il sogno di un paziente cinquantenne che è in fine analisi e che ha presentato il problema di una separazione traumatica dalla sua compagna, esperienza, a mio avviso, a volte peggiore della elaborazione di un lutto. P. "Questa notte ho fatto il seguente sogno:seduto comodamente su un divano conversavo con una signora, sentendomi con lei in sintonia, con una signora che, sì, poteva somigliare a lei... si diceva che avremmo conversato sur René Clair (il regista cinematografico)". "SurRe-néClair" a proposito di "sur" (con l'accento ri-nato chiaro, luminoso, circonflesso sulla u sicuro, certo). A: "...forse lei sta dicendo qui a me e quindi a se stesso, con questo sogno, che ci sono aspetti di sé che lei sente sicuramente come nati o rinati, chiaramente o luminosamente neo-nati e che pensa che tutto ciò ha a che fare con la sua analisi...".
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