Riprendiamoci la scuola. Diario d'un maestro di campagna. Come sopravvivere alla scuola italiana e cambiarla
«Ragazzi, ora che la scuola è finita posso dirvi che spero di essere riuscito a fare lezione facendovi divertire. Vi chiedo scusa se ho sbagliato con qualcuno di voi ma ogni persona è diversa dall'altra. Anche il maestro ha il suo carattere. Quando sarete grandi non ricorderete gli assiri e i babilonesi, ma non dimenticate mai quattro regole. Uno. Rompete sempre le scatole. Due. Non state zitti di fronte alle ingiustizie. Tre. Non siate mai indifferenti. Se passate di fronte ad un uomo che chiede la carità, chiedetevi perché è lì? Quattro. Viaggiate».
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