Necro-Mortosis
Tutto taceva fuori dal Moloch. Una leggera brezza accarezzava l'erba nuda, alta e sottile, e scuoteva una severa siepe di rami snelli come dita scheletriche stagliati contro il cielo. Tutto taceva fuori dal Moloch ma dentro invece cresceva come un male incurabile la tensione e un branco di ombre calavano deformi nel rosso barbaglio dei corridoi bianchi. Attorno un puzzo di selvatico e di sangue impregnava l'aria di morte apparente e una sagoma scura dai contorni indefiniti apparve e scomparve trascinandosi lentamente nel sovrannaturale buio di una stanza, dove possenti artigli e fauci sanguinolente squarciavano e maciullavano ossessivamente pallide carni di topi ormai morti. E Pablo, Martha, Ja-Kwan e il mutilato Martini se ne stavano rinchiusi e acquattati in silenzio, ascoltando con nascosto terrore l'incessante rumore dei passi strascicati e dei fruscii dei morti viventi provenire aldilà delle pareti.
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