Lo Stato che vorrei. Tra banalità, utopie e tantissime assurdità
"Con questo libretto, non ho la pretesa di voler indicare come dovrebbe essere lo Stato, ma solo di evidenziare che se fosse possibile renderlo veramente come lo vorrei, sia nella organizzazione che con le leggi giuste, sarebbe davvero uno Stato migliore per tutti, con maggiori libertà di scegliere e di trovare, con più giustizia sociale e le possibilità di fare bene e giusto, nella verità vera e con il rispetto dei diritti umani, civili, sociali, legali, di tutti i cittadini e fin quando possibile pure degli ospiti, extracomunitari, immigranti, che vanno via dai loro Paesi di origine per vivere ed a lavorare nei Paesi più potenti ed industrializzati. Nelle pagine che seguono definisco alcuni concetti come dovrebbero essere intesi da tutti, nella maniera che secondo me è quella corretta, ma poi ognuno può farsi una idea propria. Tra questi concetti ci sono i tre termini della mia rivoluzione." (C. Campitelli Torriero)
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