L'autobiografia dei Monty Python
"In molti mi hanno chiesto le motivazioni di questo libro. Per sommi capi potrei dire che era il momento giusto per scriverlo perché, primo, Graham era morto e quindi potevamo dire tutto quello che volevamo su di lui. Secondo, Cleese era uscito dalla rehab ed era in grado di raccontarci della sua vita prima del crack. Terzo, Eric si era messo finalmente il cuore in pace sul fatto che i Beatles si erano sciolti e aveva smesso di dire che magari, non si sa mai, lo avrebbero chiamato. Quarto, Palin si stava prendendo una pausa dai suoi viaggi in parti sempre più assurde del mondo. Quinto, Gilliam era diventato talmente un rischio - assicurativamente parlando - che nessuno avrebbe mai più sostenuto una delle sue pazzesche idee per un film (e poi, diciamocelo, il ragazzo è pazzo). Infine, anche Terry Jones pensava che fosse una buona idea. E lui è gallese, la sa lunga. Il risultato è questo tomo che vi svela tutto quello che avreste sempre voluto sapere sui Monty Python, ma anche roba che vi sareste volentieri risparmiati e qualcosa di un po' succoso (tette). Cosa volete di più? E grosso, è colorato, è patinato, e poi francamente - ci hanno dato una miseria per tutto questo lavoro e i diritti d'autore sono l'unico modo per cavarne quattro soldi. Sono certo che voi, menti elevate e assetate di cultura, lo capirete." Prefazione di Maurizio Nichetti. Prefazione di Francesco Alò.
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