Il contadino come maestro. Lezioni alla Sorbona

Il contadino come maestro. Lezioni alla Sorbona

Il pensiero di Jousse parte da una semplice considerazione: di solito abbiamo l'idea che la scuola autentica consista nello stare tra quattro mura, davanti ai libri. Abbiamo fatto cioè totale "astrazione" della "scuola delle cose" e non vediamo altro che la scuola dei libri. Invece, scrive Jousse, dobbiamo ricordare che è la scuola delle cose che orienta verso il senso della vita e verso il senso del linguaggio e che essa è parte integrante nella nostra esperienza pratica. Fondamentale a questo scopo è quindi il contatto con la terra perchè di essa ci nutriamo, da essa apprendiamo e contemporaneamente la modelliamo con la nostra intelligenza per ottenerne i frutti utili alla nostra sussistenza. Il lavoro della terra riacquista, nelle parole di Jousse, la sua nobiltà, tanto da rivalutare la figura del contadino elevandola a maestro. Maestro per i ragazzi, insegnante per gli insegnanti, che dalla sua mimica, dalla sua azione possono comprendere come appassionare i ragazzi. E qui la grande forza della pedagogia contadina che Jousse rivendica con decisione in queste pagine. Il testo riprende le Lezioni alla Sorbona di Jousse, a cura di Antonello Colimberti.
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