Coi grilli in testa
Anita ha sempre avuto coscienza, fin da piccolissima, della sua natura artistica e creativa, ma per amore del padre, che l'aveva spinta a laurearsi in matematica e fisica, aveva intrapreso un lavoro «normale» e concreto. Il cambiamento di prospettive e aspirazioni, tuttavia, non ne ha soffocato i sogni, che, al contrario, sono riaffiorati in un'esplosione di attività, dopo aver esaurito la vita dei doveri. Capace di trasformare la sofferenza in gioia, la donna non ha rinnegato neanche un attimo della sua vita; tutto era stato utile. Come accade ai «miti», che devono superare prove difficili per arrivare alla meta, Anita si era costruito il proprio mito, senza andare in prestito di miti altrui. La mente trasforma l'esistenza, esalta i ricordi e ne fa nuove creazioni, apre i cancelli di un carcere, fa volare in cielo, dove incontra mille altri pensieri che si fondono.
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