Dedicato a... poesie per ricordare. 10.
Attraverso qualsiasi forma d'arte, che sia essa pittura, scultura, scrittura e altro ancora, il prodotto dell'intelletto prende forma e viene reso corporeo, distaccandosi da chi l'ha creato per mettersi a disposizione degli altri. Quell'oggetto diventa di tutti, perché chiunque può ammirarlo, apprezzarne il valore; in sintesi, farlo proprio. E sfida il tempo, diventa storia; supera il limite temporale di chi l'ha generato potendo raggiungere, inoltre, le sistenze che verranno. In quest'antologia, giunta alla sua decima edizione, in cui gli autori si sono «serviti» della poesia per omaggiare una persona cara, un luogo, un sentimento, un ricordo, si avverte l'intenzione, il desiderio, in chi scrive, di travalicare la transitorietà della condizione umana affinché la materia del proprio canto possa essere condivisa dagli altri e assumere una vita propria. La pagina accoglie ciò che il ricordo scandisce; e alle parole è affidato il compito di farsi prolungamento della memoria. Chi si avvicina alla lettura di questi versi potrà divenire partecipe dei ricordi altrui, rievocare ciò che è comune alla propria esperienza, perché «è nello specchio degli altri che talvolta ci si riconosce». E sentirsi, infine, un po' meno smarrito, in quanto, d'accordo con le parole di Nicola Abbagnano, «solo chi si isola da se stesso e dal prossimo è veramente solo».
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