L'esperanto «nascosto». Il progetto di Majstro Zamenhof a cent'anni dalla morte
Il progetto di Lazzaro Ludovico Zamenhof, l'iniziatore dell'Esperanto, una delle più felici proposte di lingua veicolare universale offerta all'inizio del Novecento, prima che linguistico, è culturale, e le sue basi ideali si radicano nella cultura libero-muratoria del secolo XIX. Il suo programma era molto più articolato e complesso di quanto superficialmente si potrebbe credere. L'ideazione di una lingua universale, strumento privilegiato di comunicazione per l'umanità, sarebbe dovuta essere, agli occhi del suo pianificatore, solo il primo passo di una riflessione ben più ambiziosa: l'Esperanto sarebbe stato solo un viatico per il contributo alla creazione, nel mondo, di una cultura comune, di un sentire comune, di una comunione d'intenti.
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