O cielo! Ti amo (e adesso?)
In queste pagine l'autrice racconta un amore che si esprime in una sola maniera giacché nulla può esporre la contemporaneità di un giorno corrente se non un unico giorno ridotto miseramente alla durata di un giorno solo; l'oggi, Emanuela, tra le mura della sua splendida Pavia, in un contesto di relazioni tormentate, vissute nella concretezza dell'oggettivo tempo presente, insegue l'ambizione di fare emergere dall'oscurità più nera, quei molteplici toni di luce che soffocati all'interno di un tenebroso buio, faticano a trovare accoglimento. L'intento dell'autrice è quello di far assumere all'amore tormentato, a tratti contraffatto, l'autenticità e la profondità dello stesso sentimento d'amore eterno da lei sempre elogiato. Un intreccio sentimentale in bilico tra sincerità e infedeltà, amore e dissapore, in cui le emozioni discordanti dei protagonisti finiranno col far perdere loro di vista la giusta collocazione dei principi etici e morali posti sull'ampia scala dei valori.