Campi grigi, fiori rossi
Il libro è ambientato nella "Milano da bere", una Milano solo apparentemente luccicante, sulla quale aleggia l'ombra della morte di una giovane universitaria, Giulia, ritrovata nel Naviglio Grande. Nel 1986 la città è il simbolo del consumismo, ma deve fare i conti con i suoi lati oscuri, sul virus dell'Aids e sulla esplosione nucleare di Chernobyl che disegnano un mondo nuovo. Cosa unisce il destino di un commissario di polizia di origine cremonese, della proprietaria lunigianese di un pub e di uno studente bresciano, oltre al fatto di venire da terre di confine? Diversi flashback collegano il libro ai personaggi del precedente scritto "La terra non andrà ai contadini". Nel "noir" che disegna la ricerca serrata del misterioso assassino il presente si intreccerà indissolubilmente con il passato.