Agesilao Milani. Echi danteschi in un poema risorgimentale
Si pubblica qui, in una nuova edizione, corredata di una breve introduzione e di opportune note, un poemetto di Giovanni Francesco Jatta, l'"Agesilao Milani", che costituisce non solo un'occasione di verifica della funzione "mitica" di Dante come modello letterario, ma anche un significativo episodio della "fortuna" di Dante nell'Ottocento e del suo "riuso", in chiave politica, secondo i modi di una rilettura attualizzante che lo piega alle esigenze e alle attese della società civile e, in questo caso, agli umori della fase risorgimentale. All'interno di un preciso e consapevole processo di imitazione, evidente nell'adozione della terza rima e nel ricorso allo strumento narrativo della profezia post eventum, l'autore, celebrando il tentato regicidio ai danni di Ferdinando II di Borbone, veicola una prospettiva antiborbonica, antimazziniana e filosabauda, con la conseguente esaltazione delle glorie piemontesi.
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