Filmmaker '09. Catalogo
Filmmaker 2009. Bruciare la pellicola. Accendere l'immaginario devastato e devastante di un cinema che non fa prigionieri, ma vittime. O meglio, martiri. Spettatori nauseati dai prodotti "di confezione", abiti di largo consumo accatastati negli ipermercati del "buon gusto", incensati dai grandi quotidiani nazionali, buoni per ogni occasione, pronti per essere indossati alla prima circostanza conviviale (hai visto l'ultima Comencini? Quanto è intenso l'ultimo Almodovar...) e, pronti, con altrettanta facilità, ad essere dimessi. Abiti troppo stretti, che rivelano muscoli, ossa, vene, corpi tormentati, colti nel percettibile atto del vivere, sono invece i film di Filmmaker, una manifestazione che con fatica e ostinazione allestisce anche per questa stagione, il suo eccentrico guardaroba fatto di pezzi unici, provenienti dai mondi più lontani. Pellicole, in alcuni casi, così spiazzanti da meritare il confine della notte (Ex drummer e Martyrs inaugurano la sezione dei midnight movies), film che somministrano, con ironia, malinconiche e struggenti riflessioni su quello che ci circonda, attraverso gli eccessi e le peculiarità di storie "limite", riflettendo in realtà la complessità e i vortici del nostro quotidiano, il nostro disperato bisogno di apparire normali. Date pure fuoco a queste pellicole, se ne avete voglia, ma solo dopo averle attraversate con occhio attento e partecipe.
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