Wittgenstein. Lo stupore e il grido
Ludwig Wittgenstein in una lettura nuova e controcorrente. Benvenuto sottrae il pensatore viennese ai vari realismi alla moda e alle eterne sirene del neopositivismo. L'"altro" Wittgenstein di Benvenuto è a un tempo logico e mistico. E ciò che fa da sfondo alla sua riflessione non è il linguaggio, ma quanto si sottrae all'espressione linguistica. Per questo Benvenuto insiste sulle analisi che Wittgenstein dedica alle nostre esperienze etiche ed estetiche, all'intimità del dolore, della gioia, dell'angoscia, allo stupore metafisico. In esse c'è qualcosa di così privato da non essere neppure soggettivo. E questo lo "scandalo" che Benvenuto individua nella proposta di Wittgenstein: di ciò che giace al fondo di noi non c'è, forse, nulla di nostro.
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