Come oggi, da sempre
"Non più lusinghe. E tempo per Vincenzo Policarpo di verificare il senso della sua vita, spesso delusa dall'umanità, dal mondo che è assurdo, popolato di irrazionalità. Il limite sovrasta l'uomo e il poeta ne avverte il peso e registra sconfitte nel consumo della sua vicenda esistenziale che la raccolta di poesie "Come oggi, da sempre" mette a nudo. (...) E quel triste sentimento del tempo, che percorre tutta la silloge, si pone nei giorni che svaniscono come continua consumazione dell'esistenza. Tempo tramato di fantasmi memoriali, quasi persecutori, che consentono di esaminare i ricordi nel sapore "d'acqua salmastra,/ di coltri disfatte, di strusci,/ d'ombre, di dubbi e d'amore"». (Dalla prefazione di Michele Fuoco).
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