Destini dell'università . Politica, formazione, incompletezza del sapere
Sono segnati i destini dell'università ? C'è una tendenza dominante, manifestamente distruttiva, presente in Europa, come in Cina o negli Stati Uniti, in cui i tratti essenziali dell'università moderna appaiono destinati ad essere profondamente modificati. Solo la capacità di stabilire un'efficace distanza politica e intellettuale dalla "forza di gravità " della crisi in corso può aprire delle possibilità di trattare la singolarità dei problemi attuali dell'università e di trovare altri destini possibili. L'università moderna non è un luogo dove si trasmette un sapere più completo. Certo, vi si trasmette il sapere nella sua forma più avanzata, più elevata se si vuole, ma il problema cruciale è come trasmettere sistematicamente un sapere del quale preservare un principio d'incompletezza. La crisi universitaria non è un problema specificamente italiano, anzi la sua dimensione internazionale appare ancora più evidente in un momento in cui l'apertura all'internazionalizzazione viene considerata una strada obbligata da percorrere. Il dibattito in corso nell'università americana, ma anche le idee su "che cosa difendere dell'università " in Italia, oggi, al di là della retorica dell'"eccellenza" e del suo contrario, il fatalismo, rappresentano spunti di riflessioni e angolazioni di analisi di particolare interesse del volume, completati da una rilettura di Durkheim che pone sorprendentemente questioni di grande attualità su educazione e scuola.
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