Pietro Ingrao, mio fratello
Un ritratto di famiglia, un album di fotografie in bianco e nero che si tingono gradualmente di colori. Un romanzo a più volti e a più voci che racconta, oscillando tra memorie e tempo presente, la vita di un uomo lungo un secolo, Pietro Ingrao. La sua infanzia nell'antica casa di Lenola, la frequentazione del Centro sperimentale di cinematografia, la poesia e ancora l'avvento del fascismo, la guerra, la Resistenza e l'Italia repubblicana: nella sua storia, la storia di ognuno di noi, la Storia del nostro paese. E le istantanee che compongono l'album si dipingono di rosso, il colore della sua passione politica, di una militanza scomoda, tormentata, segnata da conflitti e incertezze, da onestà e coraggio. Giulia, la sorella più piccola di Pietro, presenza costante e discreta nella sua vita, tesse le trame di questo intenso racconto, che prende vita nel dialogo a tu per tu con l'autore, Giovanni Zucca. Un fil rouge si dipana tra le pagine: i due fratelli, fin da bambini, sentivano che "bisognava farlo". Ribellarsi, lottare, rischiare in prima persona, per se stessi e per un istintivo interesse per gli altri, bisognava farlo. Non c'erano, non ci sono, alternative possibili. Dall'alto del suo secolo di vita, il vecchio Pietro osservava lo sconfortante panorama politico dei nostri giorni e, con qualche speranza e con l'aiuto di Giulia, ci ha passato il testimone.
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