Economia e luoghi comuni. Convenzione, retorica e riti
Le politiche economiche adottate per curare la grave e perdurante crisi si sono mostrate inefficaci. E tale inefficacia è dipesa da un'analisi errata della crisi e degli effetti di quelle politiche. Si dovrebbe riflettere sulla reale natura di questa crisi e individuare interventi che possano mostrarsi adeguati. Tuttavia, se analisi e cura sono significativamente condizionate da una specifica visione ideologica, le politiche non muteranno e si aspetterà invano che esse producano gli effetti attesi. E quanto sta accadendo di questi tempi e la presunta validità delle politiche diviene opinione diffusa, quindi luogo comune, rafforzato dalla retorica utilizzata dai policy makers e amplificata nelle comunicazioni di massa. Il volume tratta alcuni dei più diffusi luoghi comuni e mostra come vengono trasmessi attraverso le convenzioni, la retorica e i riti che le istituzioni pubbliche e private e i circoli mediatici utilizzano intensamente e senza soluzione di continuità. Viviamo l'illusione dell'austerità espansiva, della virtù della parsimonia contrapposta allo spreco della spesa pubblica. Viviamo il mito della neutralità super partes dell'autorità monetaria, dei benefici delle privatizzazioni e di un Sud zavorra dell'Italia. Viviamo il tempo dell'assurdo desiderio di regole vincolanti che ad altro non servono se non ad assicurare il persistere di tutti questi luoghi comuni.
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