«Se famo 3-3 vengo sotto la curva!». Carlo Mazzone. L'allenatore condottiero
A un anno dalla scomparsa, questo libro è un viaggio nella vita e nella carriera di Carlo Mazzone, un uomo che ha scritto pagine indimenticabili del nostro calcio ed è ancora oggi amato trasversalmente da tutti i tifosi italiani. Un calcio romantico, il suo, fatto di passione, grinta e di un legame profondo con i suoi presidenti (Costantino Rozzi su tutti), con i suoi giocatori (Totti, Baggio, Signori, Guardiola, Pirlo…), con i suoi tifosi e con le città dove ha allenato (Ascoli, Brescia e Roma su tutte). Dall'Ascoli, dove ha esordito sia da calciatore che da allenatore, il suo lungo viaggio lo ha portato fino al Bologna (due volte), passando – tra le tante squadre allenate – per la Fiorentina, il Lecce, il Cagliari (due volte), il Perugia (dove, sotto quel famoso diluvio nel 2000, fermò la Juventus e consegnò lo scudetto alla Lazio), e poi il Brescia, dove ha guidato campioni come Roberto Baggio, lanciato Andrea Pirlo e fatto crescere Pep Guardiola, portando la squadra lombarda a risultati storici e lasciando il segno con momenti iconici. Chi non ricorda la sua celebre e folle corsa di sfida – col pugno alzato e grida di improperi – fin sotto la curva dei tifosi dell'Atalanta, avversari in quel derby col Brescia del 30 settembre 2001? Ma è con la Roma che il Sor Carletto Mazzone ha vissuto i tre anni (dal 1993 al 1996) più intensi della sua carriera. Dalla panchina della sua squadra del cuore, ha saputo trasmettere in modo viscerale e contagioso la passione e l'amore per i colori giallorossi, lanciando un giovane di talento come Francesco Totti e dando così inizio a una leggenda che avrebbe fatto la storia della squadra.