Le donne del nazismo. Il fascino del male
Nella Germania nazista, le donne dovevano limitarsi a Kinder, Kuche und Kirche (figli, cucina e chiesa), lasciando che fossero gli uomini a prendere le decisioni importanti e ad esercitare il potere. Eppure, molte di loro, attratte dal fascino malefico del nazismo e dei suoi leader, divennero delle spietate fiancheggiatrici, ricoprendo ruoli di prim'ordine nei campi di concentramento o nel programma di eutanasia, oppure creando e dirigendo associazioni di propaganda per la difesa della razza ariana e della supremazia maschile. Questo volume ricostruisce le loro vicende: da Maria Mandel - a capo di un campo di concentramento, amava la musica classica e chiamava un'orchestra a suonare durante le esecuzioni - a Magda Goebbels, che adorava Hitler al punto di decidere che i suoi sei figli morissero assieme al Fuhrer nel famoso bunker di Berlino; da Gertrud Scholtz-Klink, la "Fuhrer in gonnella" a capo della Lega delle Donne Naziste, alla demoniaca Ilse Koch, definita la "Strega di Buchenwald" per i suoi sadici ed efferati passatempi a spese degli internati del campo; dalla fedelissima Eva Braun, disposta a seguire il suo Fuhrer fino alla morte, alla pletora di donne comuni che - per convinzione o interesse personale - si consacrarono alla folle causa nazista.
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