Il tempo della politica e dei diritti
Tempo e incertezza costituiscono la cornice dell'azione umana. Il primo è sempre scarso e la seconda non può essere eliminata. La filosofia politica troppo spesso non prende in esame tali aspetti e immagina istituzioni abitate da individui senza tempo e in cui la dimensione dell'incertezza ricopre un ruolo marginale. Muovendo da una delle più importanti tradizioni del liberalismo classico (quella della Scuola Austriaca) e prendendo in considerazione la possibilità di fare a meno della politica, il libro si chiede come si possa giustificare la coercizione e sulla base di che cosa sia possibile elaborare criteri di valutazione delle azioni individuali e delle istituzioni. Si tratta di questioni non secondarie in un mondo ormai privo di regolarità, dal momento che l'innovazione e l'invenzione hanno preso il posto dei tentativi di scoprire i principi universali e perenni dell'azione umana e della politica.
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