L' acquerello in verdaccio
Due figure femminili. Viola, moderna funzionaria storica dell'arte militante e Giannyna, umile fantesca alla corte di un cinquecentesco principe della chiesa; entrambe avvezze a fronteggiare le contraddizioni del proprio tempo... Le lega un acquerello in tinta verde (il verdaccio di Candia) straordinariamente prossimo al Martirio di Sant'Orsola di Caravaggio acquistato da uno studente universitario fiorentino, insieme ad altri documenti d'epoca, su una bancarella e ceduto ingenuamente ad una casa d'aste per poche centinaia di euro. Viola si impegna con tutte le sue forze per assicurare il piccolo immenso capolavoro al patrimonio dello Stato e avvia l'accuratissima ricerca che le consentirà di sottrarre dall'oblio un presunto autore, Lynhardo di Mastro Pietro de' Ruberti, e soprattutto la sua sventurata sorella Giannyna "della badia di Santa Maria in Elce". Dal fitto intreccio, popolato da un'umanità alternativamente riferita a presente e passato, svettano le potenti personalità dell'arcivescovo di Napoli cardinale Alfonso Gesualdo e del sommo Michelangelo Merisi da Caravaggio, in fuga fra Napoli Messina e Malta.