La feroce bellezza
"Della bellezza possiedo la ferocia, la sua gemma che all'incauto trafigge e lacera con la sua punta aguzza, tutti i sorrisi scuoiati al luccicare della crudeltà santificata dalla luce, poi l'anima si poggia sulle ossa arroventandole". Poema dalla cenere, versi sulla bellezza unica alleata di una vita ormai esanime, una nuova vita si erge sollevandosi attraverso la coltre, risorge lungo un paesaggio circondato da sola cenere, da fantasmi di ricordi passati, da oscuri presagi, principali elementi di un desolato panorama. Dopo che ogni legame col mondo, ogni affetto, dopo che ogni traccia di amore è stata infiammata dal dolore, ecco che una nuova entità viene alla luce, senza più i punti deboli degli affetti, dei legami, servendosi dell'unica arma possibile; "La Bellezza", che inevitabilmente assume l'impronta della ferocia per divenire e comparire attraverso l'immagine immortale della poesia, negli scenari di un mondo popolato da uomini che non riconosce più.