Atletiche
"Scrivere versi figuranti emblemi, enchiridiondi poetica e retorica, esperimenti sul corpo e sulle parole, illustrazione di stati percettivi che tracciano la sinusoide di una soglia, il limite della materia senziente sottoposta a stimoli estremi dalla pratica agonistica. Carne e verbo vi s'affrontano, stretti fra tempo e spazio, stagliando limiti fisici di soggetti e parole. La verbalizzazione eccede il linguaggio e la parola testa di scatto tale scarto, compenetrando la realtà alla deriva dell'abisso percettivo. La sede del gesto, la chiave del contatto col sé, il palinsento di architetture tabellari, spartito in cui fasci di nervi risuonano, energie scorrono, fluidamente. Corse, salti, lanci: archetipi rituali, misure calibrate tese verso l'oltre che la scrittura rincorre. E il corpo sfuggente di Atalanta che metamorfosa nell'alternanza tra inspirazione ed espirazione". (dall'introduzione dell'autore)