L'eredità dell'Occidente. Cristianesimo, Europa, nuovi mondi

L'eredità dell'Occidente. Cristianesimo, Europa, nuovi mondi

Assumendo la prospettiva della fede cristiana, si può fare solo un tentativo per individuare ciò che sarebbe più auspicabile tramandare, a beneficio di chi prenderà il nostro posto sullo scenario della storia. Sarà la scienza? La democrazia? Il capitalismo? La tecnologia? Tutti doni molto apprezzati dalle altre culture, talvolta rivelatisi vere e proprie "mele avvelenate" e "cavalli di Troia", capaci di far passare, insieme a grandi benefici, anche il peggio di quanto è stato prodotto nei quattro millenni della nostra civiltà. Sarà il peculiare atteggiamento teoretico e pratico? La risposta è no, nella misura in cui questo atteggiamento di distaccato controllo ha scatenato le potenze disumanizzanti della modernità, allontanando l'uomo occidentale da Dio... Ma la risposta è anche sì, nella misura in cui l'orientamento-atteggiamento indoeuropeo, trasfigurato dall'incontro con Gesù Cristo ed elevato dal piano della sacralità naturale a quello della santità soprannaturale, ha accolto il messaggio biblico e si è costituito ­ come afferma Benedetto XVI ­ «parte integrante della fede cristiana».
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