L'ipotesi di Copenhagen. Sulle orme di Mosè
Una stradina di campagna deserta, un'auto che taglia l'ennesima curva, la tranquilla escursione di un ciclista tragicamente interrotta. Sembra la più classica delle morti accidentali quella del cardinale St. Pierre, archivista del Vaticano, che avrebbe dovuto incontrare il pontefice nella residenza estiva di Castel Gandolfo per un colloquio segreto. Non tutti, però, la pensano così. Al commissario Dominici non piace la fretta con cui il cardinale Ottolenghi, il potente prefetto della Congregazione della Fede, vorrebbe liquidare il caso. Theo St. Pierre, poi, il fratello della vittima, archeologo di fama, di motivi per dubitare ne ha uno più grande: la cartellina che il fratello ha depositato presso un notaio, tre pergamene le quali, dando dell'esodo biblico una versione diversa da quella tramandata, minerebbero le fondamenta delle tre grandi religioni del Libro. E l'inizio di un'azione incalzante, di una catena di omicidi che da Roma e Parigi si snoda fino a un monastero del Monte Athos e a un obelisco sul Tamigi, da Akhenaten, il faraone che instaurò il culto di un unico dio, a un centro di fisica quantistica. Un viaggio tra misteri antichi e moderni in cui Theo è affiancato da intriganti femmes fatales e osteggiato da chi è spaventato dalla sua ricerca: l'Opus Dei, lo Stato d'Israele, il governo degli Stati Uniti e il Gruppo Bilderberg, l'enigmatica organizzazione che controlla la finanza e la politica mondiale.
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