L'enigma di Gesù Cristo. Inchiesta sulle origini del cristianesimo
Scrivendo quest'opera sulle Origini del Cristianesimo, l'autore non ha avuto che tre passioni: quella della ragione, che non è necessariamente fredda; quella della sola verità, che è degna di vivere egualmente; e quella della sola buona fede, senza la quale non c'è né rispetto umano, né onore. La sua prima cura è stata quella di ricollocare la Storia del Cristianesimo nel suo tempo e nel suo contesto, e non fuori del tempo e dello spazio (o fra cielo e terra). Epoca questa, in cui lo Stato politico dell'Impero Romano era all'apogeo della sua potenza e nel quale la speranza messianistica degli Ebrei zeloti nella restaurazione del regno d'Israele e della sovranità degli Ebrei sul mondo era al suo culmine. L'autore impersonando una figura autentica di giudice istruttore dedica, in tutta sincerità e fiducia, all'opinione del mondo, come dinnanzi ad una giuria in buona fede, il frutto di più di venticinque anni di ricerche e di studi puramente storici sulle Origini del Cristianesimo. Egli ha meditato in modo più particolare sull'identità, la vita, la carriera del vero personaggio di carne che, nei Vangeli, è stato dissimulato sotto lo pseudonimo di Gesù Cristo e sedicente trasfigurato in Figlio di Dio e redentore dell'umanità. Egli ha creduto utile proiettare in piena luce, all'inizio stesso di quest'opera, le conclusioni alle quale è giunto, e di cui ne fornisce le prove.
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