La panchina di pietra
Flora è una bambina dalmata costretta dagli eventi bellici e politici ad abbandonare la costa Jugoslava dove la famiglia risiede da generazioni. E un'adolescente dal carattere chiuso che cresce lontano dalla sua terra, circondata da persone impaurite e smarrite che faticano a riorganizzare la propria vita. Silenziosamente ribelle, Flora, che ha nella nonna l'unica amica, viene delusa da un giovane amore e accetta un lavoro lontano dal paese in cui è rifugiata, con la speranza di lasciarsi alle spalle le amarezze dell'infanzia. Ad attenderla, però, una vita fatta di compromessi e ambiguità che, dopo varie vicissitudini, culmina in un'unione disastrosa dagli esiti imprevisti e imprevedibili, come alcune rivelazioni sulla famiglia della ragazza. Flora è ormai psicologicamente minata ma, quando tutto sembra ormai perduto, proprio dal passato torna la speranza, quella stessa che muoveva i sogni e le fantasie di un adolescente che si ritirava a meditare su una panchina di pietra.
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