La più forte era lei, la montagna
Durante la Seconda Guerra Mondiale le attività sportive hanno avuto l'indiscutibile, quanto misconosciuto, merito di allentare la tensione psicologica ed al suo termine, invece, hanno rappresentato un'insostituibile fonte di ripresa morale, non valorizzata sufficientemente dalla storiografia ufficiale. Soprattutto le attività svolte in montagna, sfondo naturale di moltissime azioni belliche, hanno rappresentato un esempio di riscatto e sacrificio, di amicizia e solidarietà, anche grazie agli alpinisti Giusto Gervasutti, Gabriele Boccalatte, Emile Allais, Andrè Tournier, Leo Gasperi, Hermann Buhl e Martin Schliessler. Ma sullo sfondo degli avvenimenti di guerra scorrono anche il campionato di calcio e le gare di ciclismo con le squadre del Genoa, del Torino, della Juventus, dell'Inter, del Milan, del Bologna tra le tante e la nascente "rivalità" Coppi-Bartali.
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