In vino veritas, in scarpe Adidas, in doccia Badedas, in culo un ananas
Giorno 1: Ora di pranzo. Suona il campanello; è il corriere con il libro, che ci prova spudoratamente finchè non lo mando a quel paese; scarto con foga il pacco e... Delusione! Così poche pagine? Lo finirò subito... Leggo l'introduzione: un Fantozzi contemporaneo? Ma per favore, Nunzio è un figo, altro che quello sfigato del Ragionier Ugo! Comunque, già dalle prime pagine spasmi ovunque! Non riesco a smettere di ridere, né di leggere, mi porto il libro anche al bagno e, ahimè, al lavoro! Pessima idea. Nascosta cautamente dietro la colonna, mi addentro nelle disavventure di Nunzio, descritte così assurdamente bene che mi figuro ogni scena dinnanzi agli occhi. Un paio di battute mi fan cadere letteralmente per terra, altre invece mi causano principi di enfisemi, per il resto mi aggrappo alla colonna. Fortunatamente sopravvivo e ne esco felice. Il mio capo no. Giorno 2: inizio a strappare a pezzettini la carta igienica per costruire una statua di carta pesta straccia "a Nunzio Paolo Locantore, Esperatore dell'Assurdo che è in ognuno di noi."
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