Il vestitino. Le buone regole dell'intervista televisiva secondo noi

Il vestitino. Le buone regole dell'intervista televisiva secondo noi

Enzo Biagi amava raccontare che un suo famoso collega, veterano del piccolo schermo, era riuscito a trasformare l'intervista televisiva in un "vestitino su misura" con cui rassicurare ospiti illustri da far sedere nel suo studio dalle porte bianche. Oggi che quella "sdraiata" è diventata un vero e proprio genere frequentato da giornalisti, ma anche da presentatori, non sempre all'altezza delle aspettative, assistiamo ad una tv infaticabile collettrice di interviste, si potrebbe dire purchessia. Viene allora da chiedersi che cosa ancora tenga in vita in molti giornalisti del piccolo schermo la voglia di fare interviste "vecchia maniera". Quelle che una volta si amava definire "a schiena dritta". Quelle preparate meticolosamente, in modo da potersi permettere l'improvvisazione. Quelle che "portano a casa" sempre e comunque una buona storia da lasciare ai telespettatori. Giorgio Simonelli, Federica Annecchino e Emanuele Corazzi hanno interpellato dieci protagonisti della tv di oggi ed evocato il ricordo di due maestri indimenticabili: Enzo Biagi ed Edmondo Berselli. Non hanno ottenuto solo una rassegna di tecniche e di regole su come fare l'intervista "perfetta", ma una divertente raccolta di aneddoti che può essere letta come un brillante compendio di storia della televisione. Prefazione di Barbara Serra.
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