I suoni delle cose. Poetica del foto-suono tra filosofia, e(ste)tica e musica. Con DVD
Partendo dalle ormai numerose esperienze di "foto-musica con foto-suoni"©, Riccardo Piacentini in "I suoni delle cose" fa esattamente questo: tratta la filosofia - le sue categorie, i suoi linguaggi, i suoi autori - come "materiale di lavoro" per l'elaborazione musicale. Rovescia il percorso tradizionale - dalla filosofia alla musica - ripercorrendolo a ritroso, dalla musica alla filosofia. Il libro, corredato di DVD, è scritto come se fosse uno spartito. Con lo stile e il mestiere del compositore, come vera e propria "teoria immanente" della prassi musicale. Forma del pensare la musica nel suo farsi o, forse meglio, di "musicare il pensiero" facendone il tessuto connettivo di una composizione inedita. Una "poetica", insomma. Il concetto di "foto-suono" è implicato intrinsecamente con quella concezione "organica" e "totale" dell'esperienza musicale che detta la grammatica e la sintassi del libro. Essa esprime l'idea della "progettazione musicale" come modo di essere dentro il "paesaggio sonoro" e di rielaborarlo artisticamente. Dunque come relazione (dichiaratamente biunivoca) tra il soggetto della poiesis - o della creazione artistica - e il suo ambiente. Tra la sua soggettività, e il "suono delle cose".
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