L' uomo con la camicia bianca
L'infanzia di Nina non è stata delle più felici: prima la perdita dei due fratelli, poi il rapporto difficile con i genitori aggravato dalla sofferenza per il lutto. Tutto questo porta Nina a soffrire di ansia per molti anni e ad allontanarsi dalla famiglia. La sua condizione di tristezza e malinconia la spinge ingenuamente a cercare l'affetto che le manca in uomini molto più grandi di lei, prima Sandro e poi Gianluca, dai quali riesce a prendere le distanze solo quando sente di aver toccato il fondo. Il peso della solitudine le fa accettare la proposta di un vecchio amico, un prestigiatore, di accompagnarlo in una crociera come sua assistente. Durante questo viaggio Nina incontra George, un uomo di trentadue anni, enigmatico e affascinante, dal quale viene sedotta e, in seguito, avrà un figlio, Riccardo. Nina decide di non rivelare all'uomo la sua paternità e di crescere il bambino da sola, trovandosi costretta a un duro confronto con la società degli anni Settanta, spietata contro i figli nati da relazioni extraconiugali. Si crea il deserto attorno a Nina, le amiche e i colleghi di lavoro la allontanano, i genitori non vogliono saperne niente, gli uomini la corteggiano ma nessuno di loro vuole addossarsi le responsabilità di una ragazza madre. Decide di seguire la sua strada, fatta di impegno e sacrificio, allietata dalla gioia del figlio. Riprende l'università che aveva interrotto e si laurea in Economia e commercio. Questo non basta a ridarle la serenità, e dopo qualche anno inizia un percorso di psicoterapia grazie al quale riesce finalmente a sentirsi in pace con se stessa. L'ultimo passo per rimettere insieme tutti i pezzi della sua vita è quello di rintracciare George, e informarlo di essere il padre di Riccardo. Da quel momento ricomincerà, tra alti e bassi, la loro storia e Nina scoprirà se si trattava davvero del grande amore della sua vita.
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