Shoah in bianco e nero
Guido è un diciottenne figlio maggiore di una famiglia dell'alta borghesia. Ha ricevuto, soprattutto dal padre, un'educazione libertina, razzista e intollerante verso qualsiasi diversità. Incontra Jawara, un venditore ambulante, i cui antenati furono vittime del genocidio attuato nel XIX secolo dagli occupanti tedeschi. A seguito di questo incontro le sue meschine certezze iniziano a sgretolarsi, finché scopre di essere il frutto di uno stupro perpetrato dal padre, ex ufficiale nazista nel lager di Auschwitz, su una donna ebrea. Questo fatto sconvolge la sua vita di ebreo per nascita e lo spinge a intraprendere un faticoso cammino interiore alla ricerca di sé e delle sue radici, durante il quale incontrerà Noemi, un'anziana sopravvissuta alla deportazione.