Il calamaio dell'inquisitore
In una fredda giornata di fine gennaio scompare misteriosamente il priore dell'Abbazia di San Fedele in Poppi, una cittadina ai margini orientali del Granducato. Delle indagini viene incaricato Tommaso Crudeli, dottore in legge, originario di quel luogo, coadiuvato dal dottor Cocchi, scienziato e medico poliglotta. Proprio quando l'oscura trama sta per essere svelata, l'inquisizione ottiene la cattura del detective, cui seguirà una lunga detenzione e la condanna. All'origine di tutto c'è la traduzione di una lettera proibita. Siamo nella prima metà del Settecento, quando il governo granducale è da poco passato dai Medici ai Lorena e in tutta Europa si prepara il movimento dei lumi. Quello a Tommaso è uno degli ultimi processi del Sant'Uffizio in Toscana, dove i tribunali dell'inquisizione verranno sciolti qualche decennio dopo. E Tommaso è "l'ultimo perseguitato" che, nel racconto, diviene il simbolo dei diritti civili violati, portando finanche nel corpo ben visibili i segni del sopruso e dell'intolleranza. Un thriller storico che ci fa rivivere le sensazioni di una Toscana minore, in cui si sente l'eco delle contraddizioni della grande storia alle soglie della modernità.
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