In nome della croce
Un romanzo storico? Sicuramente: alla base di "In Nome della Croce" ci sono vicende, personaggi, luoghi e ricostruzioni reali, frutto di anni di ricerche tra archivi e testimonianze orali. In tutto questo tempo il destino ha messo davanti all'autore indizi inequivocabili di una maledizione arrivata in Piemonte nella notte dei tempi. È una dannazione che chiama in causa la Chiesa e la sua secolare difesa del potere temporale. Queste pietre preziose avrebbero dovuto essere uno strumento per difendere le proprietà ecclesiastiche. Ma poi al Vaticano sarebbero sfuggite di mano e dal Piemonte il sortilegio è ripartito verso l'Italia, proprio nel secolo, l'Ottocento, del compiersi dell'Unità Nazionale. Dire, però, che si tratta semplicemente di un romanzo storico sarebbe inesatto. La storia si mescola con il mistero facendo assumere all'opera l'aspetto e il ritmo di un "thriller". La narrazione è inesorabile, sfugge senza soste ed è dominata dal ciclo fatale che scandisce le tappe degli eventi. Protagoniste sono tre donne di tre generazioni della famiglia piemontese dei Cassone. Questo ramo "nobile" dei Cassone diventa proprietario di immense estensioni di terreni e poderi nel Monferrato e balza sulle scene prima francesi, poi piemontesi e infine italiane. Gli intrighi di queste donne, Paolina, Arcangela ed Enrichetta, tutte realmente esistite, riescono a collocare la famiglia ai piani più alti della società. Dietro il loro continuo arricchimento di tenute e terreni c'è la forza misteriosa delle tre pietre la cui origine è situata in un antico convento nel cuore del Monferrato. La Masone, questo il nome, ancora oggi si distingue per essere un luogo dai segreti dimenticati, a cominciare dal perché di una tomba piramidale, quella, appunto, dei Cassone costruita su una chiesa. I Cassone frequentano i salotti di Torino, poi di Firenze per arrivare infine in Puglia: dai paesi del Monferrato la storia si sposta seguendo gli scenari del potere e gli indizi di una maledizione che fa il suo corso insistendo su una strana coincidenza la quale lega le protagoniste ad enigmi secolari che mettono in relazione il papato con le tre pietre. La chiave del sortilegio fa compiere un viaggio nel tempo, in un Medioevo caratterizzato da una Chiesa ostinata a difendere prima di tutto il suo potere temporale. E la Puglia trait d'union tra l'Europa e l'Oriente si rivelerà terra di grande fascino nascosto. Ci sarà una fine? Può darsi ma, come è sintetizzato nella presentazione, la fine potrebbe diventare "soltanto l'ennesimo inizio".
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