Sembrano davvero due mani diverse quelle che scrivono di questi due diversi mondi. Ma sono entrambe di estremo interesse. Perché se la Percoto che racconta la miseria lo fa con una precisione, una cura lucida e tagliente che ne restituiscono ogni dettaglio, la Percoto che racconta della piccola nobiltà lo fa, è vero, con un linguaggio quasi forzato, ma riesce in ogni caso a restituire la realtà . Solo che lo fa attraverso quasi degli archetipi, delle immagini stilizzate. I racconti dei contadini sono corali e plurivoci, quelli della piccola nobiltà sono voci perlopiù di donne alle prese con problemi al profumo di violetta...
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