Wehrmacht. La macchina da guerra del Terzo Reich
Guido Knopp segue la parabola dell'esercito tedesco riformato da Hitler nel 1935 fino alla sua dissoluzione nel 1946, il libro è diviso in cinque fasi: 1) dal riarmo all'inizio della seconda guerra mondiale; 2) il momento della svolta con l'attacco alla Russia e la guerra in Africa; 3) i crimini dell'esercito; 4) la resistenza al nazismo interna all'esercito; 5) gli ultimi - disperati - mesi di combattimento. Come d'abitudine Knopp unisce un'analisi attenta della storiografia sull'argomento alle interviste con i sopravvissuti. E aggiunge una fonte preziosissima: le intercettazioni ambientali di Trent Park (Londra), la villa dove dal 1942 erano tenuti prigionieri gli ufficiali tedeschi, che a ruota libera non solo fornivano involontariamente notizie di interesse strategico, ma anche informazioni sui sentimenti diffusi nell'esercito in rapporto al potere politico. Knopp affronta in modo equilibrato questioni cruciali. Come è stato possibile che un'arma elitaria come l'esercito prussiano si sia trasformata in uno strumento politico del nazismo? Come ha fatto a diventare una gigantesca macchina da guerra risorgendo in pochi anni dalla sconfitta del 1918? E vero che ha attivamente collaborato ai crimini di guerra di cui si ritengono responsabili le SS? Qual è stato il suo contributo nella resistenza ad Hitler? Perché ha combattuto fino alla fine, quando la Germania era ormai una nazione sconfitta?
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