Letteratura a Firenze. Dall'Unità alla grande guerra
Il volume presenta non una galleria di scrittori attivi nel capoluogo toscano tra Ottocento e Novecento, bensì un sintetico disegno storico della letteratura a Firenze tra l'Unità e la Grande Guerra. La novità non consiste nel risalto concesso alla cultura letteraria di primo Novecento, ma nel valore riconosciuto al versante, tradizionalmente sottovalutato, della Firenze postunitaria di secondo Ottocento. Ovvero l'aspetto nuovo sta nell'aver fissato un nesso non contraddittorio tra la città umbertina di fine secolo e la città delle avanguardie che s'incammina a passi risoluti verso la svolta segnata dal conflitto mondiale. Però inconsueto è anche il richiamo, nella parte finale dell'intera traiettoria, alla funzione morale che compete alla scrittura creativa. Il punto è trattato sotto il titolo, propriamente, di Etica e poesia. Il segno peculiare di queste pagine è la loro stringatezza. I temi toccati avrebbero consentito con agio una trattazione analitica, ampia, distesa, ma l'autore ha preferito un taglio asciutto che meglio favorisse l'efficacia del quadro e l'immediata correlazione tra le parti.
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