Gli asini. Rivista di educazione e intervento sociale (2015) vol. 27-28
"Quanta parte del nostro sistema educativo è basata sulla realtà, sulla libera espressione di sé? In famiglia il bambino viene continuamente ammaestrato. In ogni famiglia c'è sempre almeno un adulto infantile che vuole insegnare a Tommy come funziona il suo nuovo motore. C'è sempre qualcuno che mette il bambino a sedere su una sedia quando questi vuole andare a vedere qualcosa sul muro. Ogni volta che spieghiamo a Tommy come funziona il suo motore gli togliamo una delle gioie della vita: il piacere della scoperta, il piacere di superare un ostacolo. Peggio! Facciamo sentire il bambino che egli è inferiore e che deve dipendere dal nostro aiuto. I genitori si rendono conto con molta lentezza della poca importanza di ciò che si impara a scuola. I bambini, come gli adulti, imparano quel che vogliono imparare. Tutti i riconoscimenti, i bei voti, gli esami, soffocano il libero manifestarsi della personalità. Solo i pedanti sostengono che l'educazione la si fa sui libri. I libri, a scuola, sono la cosa meno importante. Un bambino deve solo saper leggere, scrivere e far di conto; il resto deve essere tutto teatro, giocattoli, creta, pittura, sport, libertà. La maggior parte del lavoro che gli adolescenti fanno a scuola è un puro spreco di tempo, di energie, di pazienza." (Alexander S. Neill, Summerhill)
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