Un mondo alla rovescia. Alfabeto del postcapitalismo
1989-2009. Vent'anni dopo la fine del comunismo è finito anche il capitalismo, con i sogni di felicità che aveva promesso a tutti? Sembra proprio di sì guardando il mondo in cui viviamo, un mondo totalmente rovesciato dove non solo il superfluo costa meno del necessario ma che ogni giorno ridefinisce parole fondamentali come corpo, anima, mercato, famiglia, identità . Un mondo alla rovescia è il mondo sopravvissuto all'ultimo crack finanziario, che è stato radicalmente diverso da quelli che lo hanno preceduto perché in fondo rappresentava la materializzazione di quanto l'Occidente aveva desiderato per decenni. Una vita leggera, amorale, indifferente. Un'esistenza purificata da scorie tradizionali come la fatica, l'attesa, la memoria, il senso. Una realtà dove il godimento è il nuovo imperativo e tutto si confonde in una spettacolarizzazione, ironica e tragica allo stesso tempo. A metà tra il saggio e il pamphlet, questo libro è il tentativo di mettere a punto un orizzonte irriducibile, lo stile di vita del capitalismo quando il capitalismo viene spinto in un campo di forze sconosciute. Un resoconto per appunti, un minority report, una mappa non indispensabile ma forse non del tutto inutile per continuare il viaggio nel mondo alla rovescia.
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