Il potere sovversivo della parola. Un commento all'ultimo Pasolini (1968-1975)
Un commento all'ultimo Pasolini (1968-1975). Siccome nel fragoroso universo dei tardi anni Sessanta, già monopolizzato dai mass media, la "vecchia" parola scritta non basta più, Pasolini non esita a chiamare in causa il gesto, cioè a "gettare il proprio corpo nella lotta", in una compromissione della persona "fisica", assoluta, che non ammette ripensamenti. E che infine condurrà, come estrema conseguenza, ad una sorta di sacrificio di sé.
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