Almanacco Repubblicano 2021. La massoneria, le idee, la storia
C'è la Massoneria dietro tanti momenti salienti della storia italiana. Possiamo dire quasi tutto il Pantheon dei nostri Maestri. Pensiamo a Saffi, Armellini, Cattaneo e poi Garibaldi (che del Grande Oriente d'Italia sarà anche Gran Maestro), e la crema del mondo politico, culturale fino all'avvento del Fascismo. C'è un dibattito ancora aperto sull'appartenenza di Giuseppe Mazzini, ne è convinto lo storico Massimo Della Campa (e con lui anche Indro Montanelli). In assenza di prove documentarie tutto si può dire, quel che è certo è che nelle logge per tutto il Novecento si è professato il culto laico dell'apostolo della libertà, rappresentante dei più alti ideali della nazione e di un'etica di valore universale. Furono massoni i mazziniani dei primi decenni dall'Unità, fino a Ernesto Nathan, forse il più mazziniano tra i mazziniani se così possiamo dire. Fu lui a volere l'Edizione Nazionale delle sue opere. La sua idea di dovere come garanzia di libertà (e di diritti pretesi come caratteristica di un eterno stato di conflittualità tra gli uomini), dovere nei confronti dell'Umanità, della Patria, della Famiglia e di se stessi ha influenzato persino il Testamento massonico che il candidato redige oggi nel Gabinetto di Riflessione prima della sua ricezione in Loggia. E i valori di Libertà, Uguaglianza, Fratellanza che i Templi hanno bene in evidenza negli Orienti. Come a dire: ecco i valori che nascono e che si devono diffondere nel mondo. La Tolleranza, insieme alla diffusione della Luce. Perché la Massoneria non ha la Verità, ma, in questo illuministica, la luce per cercarla.
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