Il salto
Maggio 1994: Guido Cavani è il sostituto procuratore che indaga su una maxi tangente in un'inchiesta politica di grossa risonanza. Per completare l'indagine, a seguito di una rogatoria internazionale, si reca in una sperduta isola greca nella quale ha soggiornato, sotto falso nome, il sedicente Mario Giacchi, da lui individuato come il faccendiere della tangente. In realtà, Mario Giacchi non è altri che Carlo Vittori, suo amico fraterno ai tempi del liceo e dell'università. Arrivato all'isola, per accertare l'identità dell'uomo Cavani fa riesumare la salma del suo amico, ritrovato cadavere in mare una quindicina di giorni prima. Nell'attesa degli esiti dell'autopsia, Cavani si stabilisce proprio nella casa già abitata dal suo amico e sfogliando uno dei tanti libri tra quelli posseduti da Giacchi, rinviene casualmente una traccia che apre nuovi spiragli per le sue indagini.
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