The cape vol.1
Salvo rare eccezioni, fino agli anni Settanta il fumetto supereroistico non si era posto il problema della verosimiglianza e del rapporto con la realtà. Con gli anni Ottanta, grazie ad autori come Frank Miller e Alan Moore (per fare solo due nomi) e a opere come "The Dark Knight Returns" e, ancora di più, "Watchmen", i supereroi sono diventati adulti e si è innescata un'importante riflessione su quale sarebbe il ruolo dei vigilantes mascherati nella società qualora esistessero veramente. Un tema che da allora non è mai passato di moda e che negli ultimi tempi è tornato alla ribalta. Se "Kick-Ass" di Mark Millar & John Romita Jr. esplora la possibilità che persone comuni decidano di affrontare il crimine armate solo di costumi sgargianti, in titoli quali "Brilliant" di Brian M. Bendis & Mark Bagley e "Superior" di Millar & Leinil Yu al centro dell'attenzione c'è l'impatto che la presenza di esseri dalle abilità straordinarie potrebbe avere su un mondo quanto più possibile realistico. È il filone in cui si inserisce "The Cape", il cui personaggio principale è un ragazzo che grazie a un mantello (in inglese cape) riesce a volare. L'uso che farà di questo dono non sarà, però, dei più altruistici. Non vi diciamo di più per non sminuire la forza d'urto di ciò che vi aspetta nelle prossime pagine. Rimarrete a bocca aperta e, al tempo stesso, tirerete un sospiro di sollievo al pensiero che nella vita di tutti i giorni cose del genere non succedono. Forse.