Laura Antonelli. L'amore, l'incanto, l'oblio
Ladispoli, febbraio 2013. Un televisore acceso sul Festival di Sanremo. Sul palco, Simone Cristicchi. Il suo pezzo, "La prima volta (che sono morto)", non è quello che aveva scelto per concorrere. Avrebbe voluto fosse "Laura", la canzone composta in onore di Laura Antonelli e della sua bellezza fragile e immortale. Ma Laura gli ha vietato di cantarla, e ora è davanti a quel televisore. I versi di Cristicchi inaugurano una lunga notte, nella quale ripercorrerà tutta la sua vita: dal successo clamoroso di Malizia, che ne ha fatto il sex-symbol indiscusso degli anni Settanta, ai film d'autore girati con Visconti e Bolognini; dall'amore intenso e contrastato con Jean-Paul Belmondo, alla dipendenza da alcol e cocaina, alla miseria. Concepito come un unico monologo notturno, il romanzo di Sara Gazzini ci regala il ritratto a tutto tondo di una donna complessa e affascinante, che per l'ultima volta, prima di precipitare in un oblio cercato e difeso con tutte le forze, decide di uscire allo scoperto e di raccontare una vita vissuta sotto le luci della ribalta, in una costante ricerca d'amore.
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