I passi di mia madre
Libro candidato da Lia Levi al Premio Strega 2021«Nel suo ultimo libro affronta, in maniera intensa, il delicato rapporto tra una mamma e sua figlia» - Viviana Persiani, il Giornale«Riempire un'assenza con la scrittura. Non è certo inedito il tema scelto da Elena Mearini, ma l'autrice milanese ha scelto di declinarlo a modo suo, assegnando alla scrittura il potere demiurgico di restituire una vita e, con essa, di colmare la più lacerante delle privazioni: quella di una madre, fuggita, apparentemente senza un perché, dal tetto domestico, lasciandovi una figlia tredicenne e il marito» - Marco Ostoni, la Lettura«Con notevole coraggio Elena Mearini torna a confrontarsi col mito della maternità in questa sua declinazione difficile e scandalosa» - Massimo Onofri, AvvenireAgata è una editor quarantenne che vive nel quartiere cinese di Milano. Ossessionata dal vuoto e dalla mancanza, cerca di ovviare alle sue carenze emotive attraverso un rapporto morboso sia con il cibo che con Samuele, il classico "latin lover" sfuggente con cui crea una relazione di sudditanza e dipendenza. In quest'uomo Agata rivede e rivive i comportamenti di una madre narcisista, innamorata di sé soltanto, scomparsa senza dare spiegazioni quando Agata era appena una ragazzina. Giunta all'età adulta, la donna deciderà di indagare sulla scomparsa della madre, pensando che il suo ritrovamento possa mettere fine al proprio vuoto. Agata, durante l'indagine, scrive una lunga lettera-romanzo alla madre, immaginando la sua vita dal giorno della scomparsa in poi, con l'intento di ricostruirne la storia e ritrovarla almeno nelle parole scritte. La realtà, riserverà invece una verità diversa, dura ma necessaria ad accettare ciò che ci appare insostenibile, il gesto di una madre che abbandona una figlia.Proposto da Lia Levi al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione: «La “buona scrittura” è tutt’altra cosa rispetto alla “bella scrittura”, fenomeno quest’ultimo molto frequentato in questi tempi (ma forse da sempre) che usa nutrirsi di parole e metafore artificiosamente spiazzanti inseguendo lo scopo dello stupire a scapito dell’esprimere. Questa breve premessa solo per meglio dire che con I passi di mia madre di Elena Mearini siamo invece sul terreno giusto. Il linguaggio della Mearini è fatto di piccoli tocchi leggeri e non scontati, la metafora è rapida e pregnante… del resto cosa ci si può aspettare da una autrice che ha dato alle stampe numerosi libri di poesia? La storia, come dice il sottotitolo, è quella della “ricerca di un amore mancato”, in questo caso di una madre che senza spiegazioni ha un giorno abbandonato marito e figlia bambina, sostituito e poi rappresentato nel corso della vita da un uomo sfuggente che farà risuonare gli stessi tasti. “Il tempo di Samuele è arrivato a dare il cambio a quello di mia madre”, sintetizza sottotono la scrittrice. Come in tutte le storie ci sarà uno scioglimento finale (nel caso del passato a sorpresa) che coinvolgerà tutti e due i filoni. A me questo libro è piaciuto e per questo ve lo sottopongo.»