il romanzo di Ramirez è un libro che prende per mano il lettore e gli fa attraversare la morte con leggerezza. Raúl ci apparirà cinico, distaccato, tanto da richiamare in più occasioni il protagonista de Il Bruciacadaveri di Fuks. Gli piace truccare le salme, ama renderle presentabili agli occhi dei parenti prima di incenerirle in un forno crematorio. Mariem invece ha bisogno di credere nella vita eterna, perché dietro il velo dell’esistenza sta sua madre. Per lei, quindi, vivere vuol dire “attendere l’ultimo respiro”, ma la morte non è “la fine di tutto”...
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