Delitti di lago. Vol. 4
Evidentemente c'è qualcosa, nell'atmosfera del lago, che si porta dietro un carico di mistero e un'inquietudine. E bada, lettore, che non si parla di un lago in particolare, ma di tutti i laghi italiani, come se quelle acque sempre apparentemente calme, ma scure e a volte infide, fossero, a qualunque latitudine, l'ambiente ideale per immaginare delitti. Venti autori, qualcuno esordiente, qualcun altro con alle spalle una carriera letteraria di tutto rispetto, si misurano in questa raccolta con il fascino strano, a volte malato, che si sprigiona dalle rive dei laghi italiani: c'è sempre un delitto, in queste storie, un enigma da risolvere, ci sono investigatori di professione oppure improvvisati, figure che tornano dal passato o che compaiono all'improvviso per poi tornare nell'oblio. Ma un'antologia funziona quando non è semplicemente una riproduzione di motivi e un esercizio di stile: funziona cioè quando, tra le pieghe delle sue storie, si intravede e si riconosce un ambiente, un mondo, una visione. Ed è precisamente questo ciò che accade in Delitti di lago 4: tra storie di esuli russi, momenti della Seconda guerra mondiale, ville patrizie, serial killer e i sorprendenti disvelamenti che possono portare i cambiamenti climatici, in queste pagine c'è la descrizione di un mondo e di un Paese - il nostro.