Kartole
Il Ciccio che, per imparare il mestiere, tatuava prima il suo maiale di nome Mario a Monghidoro. Brilli, quello degli orologi taroccati, storica la frase: "E un Rolex o è un Brilli?". Poi "Patrizia Cioè", Tamarindo, Franco, la Fatina, il Gambero, Scanello. Per ogni personaggio un raccontino, un ritratto, un affresco divertente e ironico. Lo stesso per i luoghi storici della "movida" bolognese, le angurie dell'Agnese, la gelateria Pino, il Moretto, l'Osteria del Sole. Tutto rigorosamente documentato, sperimentato, vissuto personalmente dall'autore e in allegato anche un glossarietto bolognese, con termini a cavallo tra il dialetto e lo slang, dal "cioccapiatti" al "puffaròl". La seconda parte contiene una serie di riflessioni sulla Bologna di oggi, tratte dal blog tenuto da Davide negli ultimi anni di vita.